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Blindcat live @blacksmithpub

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    Il loro è di fatto un hard rock vigoroso con le basi ben salde negli anni settanta, ma al passo con i suoni ed i gusti di questo terzo millennio”. Questo è ciò che è stato scritto sulla band dopo la loro esibizione al fulmicotone in occasione del “Rock Metal Fest”. 
    Come la maggior parte delle cose oggigiorno, tutto ha avuto inizio in rete: Emanuele pubblica un video su Facebook in cui è intento ad eseguire un assolo di batteria e Gianbattista, colpito dalla sua bravura, gli propone di unirsi a lui per formare una band di stampo hard rock.
    Dopo poche settimane, i due ragazzi contattato un chitarrista, Domenico, virtuoso dello strumento e caro amico di Gianbattista e, a completare al meglio il quartetto con il suo playing colorato e potente, poi, arriva Pietro al basso.
    Durante i primi sette mesi di attività il nome della band echeggia in giro per l’Italia: i BlindCat partecipano ad eventi live in tutta la penisola e riscontrano un grande apprezzamento da parte di critica e pubblico, tant’è che vengono scelti per aprire il concerto di Glenn Hughes, tenutosi a Bari il 1 giugno 2013.
    L’estate e l’autunno 2013 vedono la band impegnata in numerosi eventi live e festivals e, nel mese di agosto, i BlindCat si esibiscono a Narni nella prestigiosa vetrina internazionale del “Black Festival”.
    Nel frattempo sta nascendo “Black Liquid”, il loro primo album. Dopo più di un anno di intensa attività dal vivo, la band sceglie le dieci canzoni di cui si comporrà il disco. Qui la differenza tra i BlindCat e la maggior parte delle band in circolazione: con soltanto un pc (e qualche strumento musicale ovviamente!) la band produce la sua prima fatica discografica che viene definita il miglior album rock metal autoprodotto degli ultimi dieci anni.
    Poche ore di sessioni di registrazione “homemade”, poi una intensa collaborazione con uno storico studio di registrazione del sud Italia: il Golem Dungeon Studio. L’abilità di Giuseppe Dentamaro nel rappresentare il suono della band, infine, rende un capolavoro un album che per songwriting, arrangiamento ed esecuzione non ha nulla da invidiare ai dischi delle bands “mainstream” più blasonate.
    “Black Liquid”, senza l’ausilio di alcuna etichetta discografica, viene pubblicato sulle principali piattaforme digitali, in cd box e viene inoltre recensito su Truemetal.it, Metallized.it, Longliverocknroll.it, MetalIitalia.it e… dei BlindCat si parla anche in Inghilterra, USA e Canada: nel mese di ottobre 2015 viene pubblicata un’intervista a Domenico sul celebre magazine “Fireworks” e “Ordinary Day” viene inclusa nella compilation in vendita con la rivista. 
    Circa l’album Saverio Comellini scrive su Metallized.it: “…i BlindCat sono una band dalla recente formazione, ma dotata di un qualcosa in più rispetto a tante altre che escono oggi col loro primo album. Quel qualcosa in più è la qualità della musica. Qui siamo di fronte ad un gruppo che fa dannatamente sul serio, già in partenza ben oltre la media di riferimento e praticamente già pronto a uscire in maniera ufficiale e competere con i professionisti. Nessuna esagerazione e nessun trionfalismo campanilista. Qui sono le canzoni a parlare, gli arrangiamenti, le prove individuali, l’ottima resa sonora di un disco che è una autoproduzione solo perché ancora un’etichetta non lo ha preso sotto la sua ala, ma se ci fosse un qualsiasi marchio stampato sul retro copertina, nessuno potrebbe dubitare di avere di fronte un album fatto e rifinito. E fatto dannatamente bene… “.
    Questi risultati vengono da lontano: i quattro non fanno musica per hobby, i membri della band sono musicisti veri, esperti e di talento. La voce meravigliosa di Gianbattista conosce il pubblico delle grandi occasioni aprendo concerti per artisti come Creedence Clearwater Revival, Vasco Rossi, Virgin Steel, Gianbattita ed esibendosi in stile tenorile dall’Italia alla Polonia. Domenico è un chitarrista classico e flamenco, ha conseguito il diploma decennale al Conservatorio quando aveva solo 23 anni ed ha perfezionato il suo stile con musicisti di fama mondiale come Alirio Diaz e Maurizio Colonna, conseguendo in seguito, un’altra laurea in composizione ed interpretazione musicale. Emanuele e Pietro sono entrambi ventiduenni ma con una bagaglio di esperienze e di studi così ricco da far impallidire musicisti dieci anni più grandi, (Pietro è un contrabbassista classico: suona tutti i giorni, ovunque, dallo swing alla musica orchestrale ed Emanuele, per esempio, si è esibito a i “Blues in Town” open air festival all’aria aperta con la Blues Band polacca “Orange Electrique”, oltre che in concerto con Alex Masi, e di apertura per di Paz Lenchantin, ecc.) si consiglia vivamente di tenere d’occhio questa incredibile sezione ritmica dal sound devastante seppur elegantemente controllato!
    A febbraio 2018 viene pubblicato il secondo album “ShockWave” per l’etuchetta veronese Andromeda Relix!

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