Gianni Chiarelli, noto negli ambienti musicali italiani nei quali è apprezzatissimo selecter, come “djaffa“, è uno dei veterani della musica dance, d’ascolto e intrattenimento. Un’esperienza pluriennale, maturata fin da ragazzo come dj nelle prime discoteche italiane nelle quali, tra i primi ad aver introdotto un ingrediente ancora allora sconosciuto: il FUNKY.
E’ da James Brown in poi, che comincia la sua ascesa nelle classifiche dei cultori della black-music, non quella cosiddetta “commerciale”, bensì quella tutta ritmo e “brass”. Gli ottoni, da sempre, hanno scandito la musica di cui si è fatto promotore Chiarelli. Sotto le sue “punte” e sui suoi “piatti”, hanno dunque cominciato ad uscire fuori personaggi e gruppi musicali più avanti apprezzati dal grosso pubblico e diventati nel tempo fra i più amati: da Johnny “Guitar” Watson a Joe Tex, proseguendo con Brass Construction, Mass Production, Earth Wind & Fire e Average White Band.
Poi per Gianni Chiarelli, che fiuta prima degli altri il vento musicale, arrivano le importanti esperienze radiofoniche come artista di punta delle maggiori emittenti private italiane (enorme il suo contributo alle “station” cittadine Radio Taranto Centrale e Studio 100 Radio, Publiradio). E’ titolare della fascia pomeridiana, il suo “Disco Jeans Novità” è l’abito musicale più indossato tutti i pomeriggi alle 15.
Non manca l’esperienza televisiva con Funkytown contenitore funky nel contesto di Tarantonotte.
Quando, però, l’aria si satura, una delle voci radiofoniche più amate, trasloca cursori e vinile, altrove. Ricomincia dalla nicchia, dai locali italiani e stranieri, promuovendo ovunque la sua passione e il suo “credo” musicale. Parte così “PROGETTO DJAFFA” insieme a Paolo Tedeschi seleziona a Roma, Milano, Torino nelle maggiori manifestazioni e sfilate di moda, diventa colonna sonora anche all’estero. Il picco Convention IBM a Marrakech e una notte al Cairo nella piana di Giza (convention Wind), a “suonare” sotto piramidi e sfingi, in una “no stop” indimenticabile fra grandi passioni e granelli di sabbia che si infilano ovunque, nei mixer e nei solchi del vinile. E ti fanno ricordare di essere, comunque, a un passo dalla Storia e da emozioni musicali, e non, senza fine.
Claudio Frascella