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Fino all’urdemo suspiro: Dolores Melodia live

    HausKonzerte

    Fino all’urdemo suspiro: Dolores Melodia live @HausKonzerte“Non è proprio un libro, o meglio, non è solo un libro. Qualcosa in meno, vista l’esilità dei racconti, qualcosa in più per la complessità del progetto che c’è dietro. Fino all’urdemo suspiro, di Dolores Melodia (al secolo Antonella Monetti) è comunque una chicca imperdibile per una serie di motivi. Prima di tutto la qualità della scrittura. La cantante napoletana che ci sorprendeva in tv con i suoi ironici spogliarelli negli anni Ottanta e che oggi si definisce “posteggiatrice chic” si ispira per i testi narrativi ad alcuni classici della canzone napoletana (e suoi cavalli di battaglia interpretativi) come Catarì, Preferisco il Novecento, Chi ha fatto ammore a Napule e Avvertimento di Viviani, fino a L’ultima tarantella di Libero Bovio.
    I titoli delle canzoni danno titolo ai racconti, ma il collegamento è labile, più una suggestione che altro. Non c’è solo Napoli, l’orizzonte geografico si amplia, dalla Ucraina alla Turchia. I racconti sono spezzoni di vita spesso senza una compiuta architettura narrativa, ma pur tuttavia appaiono come frammenti pulsanti di vita, spezzoni di storie taglienti e graffianti e lasciano intravedere la promessa di una scrittrice vera.
    Dalle coppie radical chic alle amiche in viaggio, fino a detenuti come Bartolomeo Cappanera, che ha il nome di un pirata, i personaggi di Dolores Melodia sono accattivanti, in realtà su di loro vorresti sapere di più, leggere ancora. In un mare di letteratura logorroica, forse è anche questo un pregio. Se Antonella Monetti si misurerà con la forma più lunga del romanzo, si potrà verificare la felicità della sua vena. Intanto ci accontentiamo di avere un assaggio, assieme al libro, delle sue canzoni” Mirella Armiero (Il Corriere del Mezzogiorno)

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    c.so Umberto I
    Taranto

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